I numeri sono chiari: in 10 anni la presenza di aziende italiane in Bulgaria è cresciuta del 300%, grazie ad una politica fiscale che agevola chi investe. Infatti le tasse sono al 10% (flat tax).
300%: questa la crescita del numero delle aziende italiane registrata negli ultimi 10 anni in Bulgaria.
Una recente indagine Coface Bulgaria ha certificato che le aziende a partecipazione italiana nel paese dell’Europa centro-orientale oggi ammontano a 7.916 e danno lavoro a più di 52 mila occupati.
Tra i motivi della scelta del mercato bulgaro – ovviamente- le imposte basse, il sostegno per lo sviluppo dell’attività imprenditoriale e la presenza della rete istituzionale italiana.
Il che dovrebbe quanto meno far riflettere i nostri governanti. A diffondere il dato è l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane (Ice) che evidenza come nonostante il grande interesse, mancano i grandi progetti per la situazione politica incerta. I primi tre più grandi investitori italiani in Bulgaria sono: Unicredit, Miroglio (settore tessile) e Marvex più Italcementi (produzione di cemento).
PS: Fosse questa la ricetta per far uscire l’Italia dalla crisi? A buon intenditor…!