Apr 3, 2017
I numeri sono chiari: in 10 anni la presenza di aziende italiane in Bulgaria è cresciuta del 300%, grazie ad una politica fiscale che agevola chi investe. Infatti le tasse sono al 10% (flat tax).
300%: questa la crescita del numero delle aziende italiane registrata negli ultimi 10 anni in Bulgaria.
Una recente indagine Coface Bulgaria ha certificato che le aziende a partecipazione italiana nel paese dell’Europa centro-orientale oggi ammontano a 7.916 e danno lavoro a più di 52 mila occupati.
Tra i motivi della scelta del mercato bulgaro – ovviamente- le imposte basse, il sostegno per lo sviluppo dell’attività imprenditoriale e la presenza della rete istituzionale italiana.
Il che dovrebbe quanto meno far riflettere i nostri governanti. A diffondere il dato è l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane (Ice) che evidenza come nonostante il grande interesse, mancano i grandi progetti per la situazione politica incerta. I primi tre più grandi investitori italiani in Bulgaria sono: Unicredit, Miroglio (settore tessile) e Marvex più Italcementi (produzione di cemento).
PS: Fosse questa la ricetta per far uscire l’Italia dalla crisi? A buon intenditor…!
Mar 8, 2017
Operare come Società di Import-Export dalla Bulgaria offre numerosi vantaggi
I vantaggi possono essere sintetizzati in base ai seguenti aspetti:
- la bassa tassazione (10% sull’utile societario e 10% tassazione sui redditi)
- bassi costi operativi e gestionali
- ottime strutture logistiche, di immagazzinamento e distribuzione da e per Europa Eurasia e Asia
- presenza di Zone franche per le importazioni (in cui non si applicano – temporaneamente – dazi doganali ed IVA sulle merci, materie prime e semilavorati extre UE)
- presenza di Zone a tassazione ulteriormente agevolata per le aree depresse
“Offriamo la soluzione ideale per società di import-export per ottimizzare la propria tassazione e i costi di gestione…”
Assegnazione del codice EORI a nome della società bulgara del cliente
Il codice E.O.R.I. (Economic Operator Registration and Identification) è un codice alfanumerico univoco per la registrazione e l’identificazione degli operatori economici e delle altre persone che prendono parte ad attività disciplinate dalla regolamentazione doganale degli Stati membri dell’Unione Europea; consente di effettuare importazioni di beni dal di fuori dell’area doganale comunitaria (ad esempio da Stati Uniti o Cina) sdoganando la merce in qualunque punto dell’UE, anche un porto o aeroporto italiano, pagando l’IVA con le regole bulgare. I dazi infatti sono armonizzati in tutti i paesi europei mentre l’IVA che viene chiesta durante l’immissione di beni di origine extracomunitaria in libera circolazione in UE appartiene al regime IVA del paese in cui ha sede la società titolare del codice importatore EORI (nel nostro caso, la Bulgaria).
Feb 18, 2017
La Bulgaria, dal 2007 membro della UE, continua il suo trend di crescita economica.
I dati della Bulgaria
La Bulgaria è uno Stato membro dell’Unione europea dal 1° gennaio 2007.
E’ situato nella parte sud-orientale dell’Europa, nella metà orientale della penisola balcanica.
Confina con il mar Nero a est, con la Grecia e la Turchia a sud, con la Serbia e la Macedonia a ovest e con la Romania a nord, da cui è divisa dal fiume Danubio. Con una superficie di 110 994 km² (pari all’incirca al nord Italia compresa l’Emilia Romagna), la Bulgaria è la 14ª nazione europea per estensione. La sua posizione l’ha resa, nel corso della storia, un importante incrocio per svariate civilizzazioni ed è infatti il luogo di ritrovamento di alcuni dei più antichi artefatti metallurgici, religiosi e culturali al mondo.
La lunghezza complessiva dei confini bulgari è di 2.245 km, di cui 1181 terrestri, 686 fluviali e 378 costieri. La rete stradale della Bulgaria è lunga 36.720 km, la rete ferroviaria 4.300 km.
La popolazione, composta da 7,49 milioni di persone, è principalmente urbana e vive soprattutto nei capoluoghi delle 28 province. La maggior parte delle attività commerciali e culturali sono concentrate nella capitale Sofia. I settori lavorativi predominanti sono quelli dell’industria pesante, dell’ingegneria energetica e dell’agricoltura, tutti sostenuti dalle risorse naturali locali.
Dal 1991 la struttura organizzativa della politica deriva dall’adozione di una costituzione democratica. La Bulgaria è una repubblica parlamentare centralista con un alto tasso di centralizzazione politica, amministrativa ed economica.
Dal 29 marzo 2004 è membro della NATO. Fa parte dell’Unione europea dal 1º gennaio 2007 ed è membro del Consiglio europeo, dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OCSE) e ha preso parte per tre volte al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
Il PIL della nazione, come quello procapite, è in continuo aumento, malgrado l’influenza della pesante crisi internazionale.
PIL pro-capite in Bulgaria dal 1970 al 2012

Crescita annuale del PIL della Bulgaria
